Turi

Turi - L’amico Delle Amiche lyrics

Sono l’amico degli amici e delle amiche Delle complessate, delle mamme, delle fiche Delle fricchettone totalmente inacidite Delle palestrate, delle false magre con la cellulite… Mamma aspetta gl’alimenti da uno dei suoi ex mariti, la figlia in cameretta guarda “Sex & The City” poi mette foto sconce nella rete, in tutti i siti sognando sesso orale coi cantanti preferiti, e poi mi dici a me che sono il peggio perché gli piazzo il cazzo in mano e dopo la corteggio e mi fa la morale se magari poi scoreggio ha la coscienza sporca come il cesso dell’espresso Roma-Reggio. La mia ironia come contorno, io non ci giro intorno, lo vedi dalle chicche che ti sforno. Di quanta boria tu sei colmo. Convinto che lei t’ami perché t’ha donato il culo il primo giorno! Ma sta a cuccia, appendi l’animo a una gruccia, non sai distinguere il sapore dalla buccia. Quest’è Turi e questa è la prima cartuccia E ti fa prender bene come quando lei ti guarda e te lo ciuccia! Rit. Sono l’amico degli amici e delle amiche Delle complessate, delle mamme, delle fiche Delle fricchettone totalmente inacidite Delle palestrate, delle false magre con la cellulite… Sono l’amico che sorride ma non gioca L’amico della tipa che poi si rivela un’oca L’amico che all’inizio non si nota Ma son l’amico che alla fine se le scopa.. Studentessa.. universitaria, quanto pippi?? Se lo sapesse mamma in che casini tu ti ficchi.. Fedele al tuo ragazzo come Eva fa con Schicchi, tu non l’hai data a me ma a quel bel uomo di Cristicchi! Triste e solitaria, mangi paranoie a spicchi, canna dopo canna il sabato poi t’impasticchi. Io conosco la tua vita parallela: ubriaca in cameretta ascolti funk e Caposela. E questa sera gli dai giù di ketamina e ti porti a letto il tipo che t’ha chiesto la cartina, il suo cane t’ha pisciato all’angolo della cucina e poi all’alba litighi con la tua coinquilina per le sigarette spente nella sua tazzina, e per gl’asciugamani sporchi in bagno ramanzina, e poi queste lenzuola puzzano di vaselina! Sei venuta per studiare oppure a far la messalina?! Rit. E non chiamarmi pappa se poi tu fai la vacca, commento ciò che vedo fuoricampo proprio come la Gialappa. Prima dice: ”Ti amo” e dopo scappa. Altro che confusa, lei ti usa e dopo all’improvviso stacca. E se dicessi veramente ciò che penso, tu mi daresti fuoco come fai con quell’incenso, ti prenderebbe come niente uno scompenso, di nome faccio Stronzo e di cognome un po’ melenso. Amore immenso per le donne con le palle, difficile trovarle, stanarle, scovarle e tante signorine sono brave ad imitarle, ma Turi sta in missione apposta, per sputtanarle! Rit. (x 3)

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