Mario Castelnuovo

Mario Castelnuovo - 160 Km Da Roma lyrics

...c'è un destino che frana e dei cipressi

in processione, nel paese dove andavo io;

a mezzanotte toglievano le luci e io avevo paura,

perché qualcuno diceva di aver visto

il fantasma di una contessa

uscire dal pozzo della fattoria...

Paese senza macchia e senza gloria,

senza punti di memoria da poter dimenticar

anonimo e sprezzante come tanti,

da trattare con i guanti se ti provi a criticar,

paese in fondo complice di tanti sogni miei,

chiappe in amore, torrenti magri,

la luna che è a due passi da quassù

mi sembra sia a due passi da quassù

Paese senza dito sulla bocca,

qui del resto è già Toscana, non dimenticarlo mai,

scorbutico e un po' avaro come tanti,

solitudine, emigranti, le più truci malatti,

se passa un treno acchiappalo, Dio t'accompagnerà

Torino, in fondo, non è lontana,

col suo dialetto in tasca tornerai, almeno col dialetto tornerai.

Paese dove un vecchio lavorava

fra l'incudine e il martello, fra lo stagno e l'osteria,

paese che m'ha visto ragazzino,

stinchi secchi e pelo corto tigna peggio di un sioux

Paolo, chitarra stitica, suoniamo ancora un po',

semina Enrico parole e tosse,

domani bene o male passerà,

domani, come sempre passerà.

Paese della festa a fine maggio,

con tre furbi all'ingranaggio, cento tanti a lavorar,

paese passerella per quei ricchi

che in città rientrano al gregge di un'anonima realtà.

Peppone arriva e aiutaci, qualcuno capirà,

qui i Don Camilli, come mirtilli

ricicciano fra cani e carità,

ricicciano fra abbacchi e santità

...se passa un treno acchiappalo,

Dio t'accompagnerà.....

....portala a spasso questa canzone,

probabilmente un giorno cambierà

se credi, forte, un giorno cambierà.

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