Fiaba

Fiaba - Al Cospetto Della Regina Dei Funghi lyrics

(scena quarta)

a corte

sfinito e sgomento, Pauro con le vesti ormai logore e pregno di odori intensi, sfila legato in mezzo ad un esercito di rane, fino al trono di Gebbia, suscitando bizzarri interessi morbosi nel popolo dello stagno.

Una guardia(recitativo)

Non muoverti, fermo! Sua Maestà vuole vederti.

Cantastorie

Lenti muove i passi la regina,

storti, senza grazia di lumaca.

Annaspando, al fungo si avvicina.

Siede al trono del suo regno.

Roca la sua voce dice:

Gebbia

Sudditi! Felici siate,

questo è il regno delle rane;

amate, odiate, sia giusto tutto quel che fate!

Cantastorie

Curvo il prigioniero,con il volto

Cerca il giusto inchino fra le piante,

è un gigante per il mondo attorno,

anche chino è troppo grande.

Un brandello delle vesti

Copre appena le vergogne,

giunchi stretti a mò di gogne;

Pauro

Liberarsi non si può…

Cantastorie

L'acquitrino ha colorato

la sua pelle, a tratti verde.

I capelli come corde

Sulle spalle a gocciolare.

Rane guardano vogliose,

se lo vogliono leccare,

lingue dedite al salmastro

ma leccarlo non si può.

Se lo guarda la regina,

palmo a palmo se lo scruta,

vede, annusa l'animale

fato o dono degli dei.

Gebbia

Liberate l'animale dalle catene

se dopo sviene

di larve io voglio che sazio lui sia.

Vi dico trattatelo bene,

badate che non fugga via!

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