ADRIANO CELENTANO

ADRIANO CELENTANO - L'Uomo Di Bagdad, Il Cowboy E Lo Zar lyrics

Strano questo sogno

ero in una città

dal palazzo di vetro esce un cow-boy

dal fiume Volga arriva lo zar

L'uomo di Bagdad prese in pugno tutta la città

facendo finta di niente, prese la città

Là sulla piazza sono in tre

ognuno vuole diventare il Re

quei tre hanno l'odio nel cuor che mai succederà

E' un'ora di paura

e la gente lo sa

c'è chi piange con me poiché il domani tuo lo decidono

solo quei tre.

Fredde facce di cera

che non parlano più

in quel triangolo c'è la nostra vita che...

oscilla appesa, appesa al cuore dei tre.

L'uomo di Bagdad punta il cannone dritto sul cow-boy

e c'è una lunga lama che brilla in mano dello zar...

e la pistola del cow-boy

ha completato quella scena a tre... chissà...

chissà se domani per noi il sole splenderà...

E' un'ora di punta

ma la gente non sa:

se è meglio avere paura delle armi chimiche

o di chiuder l'auto nel box

Forse è meglio crepare

che a piedi restar

chi piangeva con me ora pregando sta'

che si avvicini l'ora di sparar

L'uomo di Bagdad non ha più nessuna via d'uscita ormai

le bombe di tutto il mondo sono su di lui

non ha più niente da mangiar

e liberare deve la città

se vuole che il popolo suo si salvi insieme a lui.

Strano questo sogno

sembra un incubo ma

ma ho paura che risvegliandomi

poi mi spaventi ancora di più.

Di gioia piange la gente

libera è la città

le armi chimiche sono distrutte ormai

e i pozzo neri tornano a fiorir.

Tutto il modo felice e contento ora può tornar

a risucchiare il petrolio dell'arabica città

da cui ritorna sgorgar

l'inquinamento per l'umanità si sa

così più nessuno di noi a piedi resterà

perché ognuno con la sua auto al cimitero andrà

e sarà questa la vera "Terza guerra mondiale".

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